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mercoledì 16 settembre 2009

Manifesto di movimento culturale
d’avanguardia artistica e sociale
 

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.
Riconoscere questo principio costituisce il fondamento
della libertà, della giustizia e della pace nel mondo
[Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Parigi, 1948]
  

Premessa
  
  • Noi dichiariamo di volerci unire in nome della condivisione di un percorso artistico e sociale, con l’obiettivo di creare una nuova cultura d’avanguardia.

  • Noi dichiariamo di non riconoscerci nella maniera più assoluta in questa società dell’in-cultura e dei consumi che sta alienando l’uomo e il cittadino, privandoli del loro diritto-dovere di ricercare la propria felicità.

  • Noi dichiariamo di sentire il dovere di agire e prendere parte di fronte al vuoto in termini di contenuti artistici, sociali, politici e, in definitiva, culturali promosso dalla nostra società, in quanto lo riconosciamo quale principale agente nella creazione dell’ormai usuale pratica del disprezzo nei confronti del diverso, della chiusura in se stessi, dell’immobilità intellettuale e della paura.

 
Obiettivi
  
  • Noi dichiariamo di scegliere di voler condividere un percorso di crescita individuale e collettiva, che verta su 5 punti fondamentali. I primi 2 che riguardino l’individuo, il suo dovere di ri-svegliarsi dal torpore in cui è stato relegato attraverso un processo di assuefazione all’orrendo. Gli ultimi 3 che rappresentino invece il passaggio dall’individuo liberato alla collettività liberata. Una volta effettuato il proprio percorso individuale di risveglio della coscienza infatti, diventa fondamentale autodeterminarsi socialmente e, quindi, al cospetto degli altri. Questo presuppone una cultura fondata sull’apertura verso il diverso, l’ascolto attivo dello straniero, la ricerca spirituale e la condivisione con l’altro. I 5 punti sono elencati nell’allegato.

  • Noi dichiariamo di voler sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi, ma prima di tutto di voler sensibilizzare le persone che ci sono vicine, i nostri amici. Noi puntiamo al risveglio delle coscienze, il quale presuppone evidentemente un’elevata condivisione umana. Ci impegniamo a svilupparla sempre.

  • Noi dichiariamo in definitiva di voler essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.


Azioni
  
  • Noi dichiariamo di voler costituire un collettivo di avanguardia artistica e sociale, apartitico, il quale si farà promotore di iniziative artistiche e sociali atte a raggiungere gli obiettivi del movimento. Potranno fare parte del suddetto collettivo tutte le persone che sceglieranno di condividere il manifesto-percorso del movimento, senza alcuna discriminazione di età, razza, religione o credo politico. Tale collettivo avrà struttura non-gerarchica. Per ogni progetto d’azione verrà creato un comitato di coordinamento di lavoro, di cui faranno parte, con eguali poteri decisionali, tutte le persone che sceglieranno di mettere a disposizione le proprie competenze e il proprio tempo per lo sviluppo del progetto stesso. Decisioni riguardanti importanti direttive generali del collettivo saranno invece prese da tutti i suoi rappresentanti in seduta comune.

  • Noi dichiariamo di riconoscere le azioni artistiche e sociali atte a raggiungere gli obiettivi del movimento nella realizzazione di videoimmagini, performance teatrali, attività musicali, scritti, feste e, in ultima analisi, attività di sensibilizzazione e ricerca su temi quali il razzismo, la xenofobia, il rispetto del pianeta di cui facciamo parte e tutti quelli che ci rappresentano e ci rappresenteranno. In nessun caso è ammesso il sopruso o la violenza per compiere azioni in nome del movimento, in nome del principio Gandhiano della non violenza, per cui "Io e te siamo una sola cosa: non posso farti del male senza ferirmi".

  

Allegato
  

1.  Riconoscimento del diritto-dovere che ogni uomo ha di ricercare la propria felicità, anche a fronte di un percorso faticoso ed estremo
“Molte persone vivono in uno stato di infelicità, di insoddisfazione e di inappagamento, ma scelgono di  non prendere iniziative per cambiare la propria situazione perchè si sono votate ad una vita di sicurezza, conformità e conservatorismo. Tutto ciò all’apparenza sembra garantire una pace della mente, ma in realtà niente è più dannoso per l’animo umano di un futuro già scritto, al sicuro e predeterminato. L’esperienza più vera per la vita di un uomo deriva dalla sua passione per l’avventura. La gioia per la vita scaturisce dall’incontro con nuove persone, dall’apertura a nuove esperienze, dall’ascolto di nuove culture. Non esiste una gioia più grande di un orizzonte infinitamente mutevole. Un sole nuovo ogni giorno.”
Christopher McCandless  [Viaggiatore, California (U.S.A.), 12 febbraio 1968 – Alaska (U.S.A.), 18 agosto 1992]
  

2.   Riconoscimento del diritto-dovere che ogni uomo ha di ricercare in maniera vera e autentica la propria libertà, che sia fisica, spirituale, intellettuale o d’espressione e di difenderla sempre
“Il sapore della libertà è la paura. Solo chi ha paura della libertà ha il coraggio di inseguirla.”
Vinicio Capossela  [Cantautore e Polistrumentista, Hannover (Germania), 14 dicembre 1965]
  
3.  Riconoscimento del diritto-dovere che ogni uomo ha di autodeterminarsi a livello sociale, intellettuale, politico e sessuale
“L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli imputa a se stesso. Minorità è l'incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stessi è questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! – è dunque il motto dell'illuminismo. Sennonché a questo illuminismo non occorre altro che la libertà, e la più inoffensiva di tutte le libertà, quella cioè di fare pubblico uso della propria ragione in tutti i campi.”
Immanuel Kant  [Filosofo, Konigsber (Germania), 22 Aprile 1724 – Konigsberg (Germania), 12 febbraio 1804]
  

4.     Riconoscimento del dovere civico e morale che ogni uomo ha di reagire di fronte al malessere sociale e individuale generato da una società fondata su incultura, moralismo e xenofobia, condannandone i connotati a testa alta
“L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo. Fino agli anni ‘50 gli uomini erano vissuti in quella che chiamo “l’età del pane”. Erano cioè consumatori di beni estremamente necessari. Ed era questo, forse, che rendeva estremamente necessaria la loro povera e precaria vita. Mentre è chiaro che i beni superflui di oggi rendano superflua la vita. Questa ideologia si sta imponendo come una moda, una vera assuefazione, sostenuta dalla propaganda e dalla pubblicità. L’uomo nato da questa mutazione non appartiene più a se stesso, non ha più radici, è una creatura mostruosa e io lo ritengo capace di tutto. Quello che voglio dire, in altre parole, è che quello che non è riuscito al regime fascista, cioè di trasformare la realtà millenaria, provinciale, rustica, pleoindustriale dell’Italia in una proiezione falsa, è riuscito invece a un regime democratico.”
Pier Paolo Pasolini  [Scrittore, Poeta e Regista, Bologna,  5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975]
  

5.     Riconoscimento del valore della condivisione vera e autentica con gli altri
“La felicità è reale solo se condivisa.”
Christopher McCandless  [Viaggiatore, California (U.S.A.), 12 febbraio 1968 – Alaska (U.S.A.), 18 agosto 1992]
  
 

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